Metadati bibliografici: on line 25 milioni di record della Library Of Congress

Il dati contenuti nel catalogo potranno essere liberamente riutilizzati per qualsiasi tipo di scopo

La Library of Congress degli Stati Uniti ha rilasciato liberamente, per qualsiasi tipo di riutilizzo, un catalogo contenente circa 25 milioni di record riferiti a metadati bibliografici. Il catalogo è accessibile sul sito della biblioteca. Presto inoltre, sarà possibile fruirne anche tramite il portale nazionale dei dati aperti data.gov. Fino ad oggi i record erano accessibili solo recandosi presso la sede della biblioteca o, in alternativa, pagando un abbonamento.

I dati oggetto di rilascio fanno riferimento ad un vastissimo patrimonio di beni custoditi dalla biblioteca, per un lasso temporale che va dal 1068 al 2014, tra cui libri, pubblicazioni seriali, file informatici, manoscritti, mappe, brani musicali e contenuti video. Per ogni singolo contenuto i record di riferimento forniscono informazioni relative a: titolo, autore, data di pubblicazione, subject headings, genere, nomi correlati, sommario e altre note.

Tutti i record rilasciati usano il formato MARC (Machine Readable Cataloging Records), che rappresenta lo standard internazionale curato direttamente dalla Library of Congress, con la collaborazione di biblioteche e professionisti di tutto il mondo, per la rappresentazione e la comunicazione dei dati bibliografici attraverso un formato machine readable, ovvero processabile in automatico dagli strumenti informatici. Il nuovo servizio di fornitura gratuita dei dati sarà attivo in parallelo con il MARC Distribution Service, utilizzato per lo più dai grandi utenti commerciali e dalle biblioteche, che resterà a pagamento.

“La Library of Congress è il nostro monumento nazionale alla conoscenza - ha dichiarato la direttrice Carla Hayden - il nostro compito è fare in modo che le nostre porte siano spalancate per chiunque, non solo fisicamente ma anche in ambito digitale. Liberando questo ricchissimo catalogo di dati on line, abbiamo compiuto un passo molto importante in tal senso. Sono veramente curiosa di capire che utilizzi verranno fatti di questi contenuti.”

“Il nostro catalogo è lo standard per antonomasia per i dati bibliografici - ha aggiunto il responsabile per le acquisizioni bibliografiche Beacher Wiggins - siamo convinti che questo tesoro di informazioni potrà essere utilizzato per scopi che vanno ben al di là di quelli che hanno portato alla loro produzione. Non siamo nelle condizioni di immaginare molto a riguardo, ma la nostra speranza è che i ricercatori, i data analyst, i programmatori, gli statistici e chiunque altro interessato possa sfruttare questi dati per realizzare servizi e strumenti innovativi che permettano di potenziare le capacità di apprendimento e generare nuova conoscenza”.

Per cominciare a dare concretezza a questi auspici, la Library of Congress ha promosso un evento a metà tra il workshop e l’hackathon, svoltosi il 17 e 18 maggio scorsi. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la George Washington University e la George Mason University e ha visto la partecipazione di bibliotecari, informatici, programmatori e altri professionisti interessati a

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