La conservazione dei documenti digitali nel pacchetto di archiviazione

Perché agire in tal senso? Giovanni Manca approfondisce l’argomento sul sito della community Cantieri PA

Sul sito della community Cantieri PA è stato pubblicato l’approfondimento “Documenti digitali, perché conservarli nel pacchetto di archiviazione”, a firma di Giovanni Manca.

“In merito alla conservazione a norma di legge come prescritta dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), DL 82/2005 e dalle specifiche Regole Tecniche, DPCM 03-12-2013 - si legge in apertura - ci si è posti la domanda se un Pacchetto di Archiviazione (PdA) debba necessariamente essere una struttura informativa fisicamente autoconsistente, contenente, cioè, uno o più Pacchetti di Versamento (PdV) e il relativo file Indice (IPdA) conformemente allo standard UNISInCRO.

In altre parole:

È lecito ed è qualitativamente apprezzabile che i documenti informatici conservati siano solo riferiti all’interno degli IPdA e quindi che la struttura informatica dei PdA possa non contenere fisicamente gli oggetti che devono essere conservati?

Nel caso di risposta positiva alla domanda precedente (i.e.: PdA costruiti con strutture informatiche non auto consistenti), è lecito ed è qualitativamente apprezzabile che i documenti oggetto di conservazione non siano presenti nel sistema di conservazione ma memorizzati in altri sistemi esterni al sistema di conservazione oggetto di certificazione AGID?

Leggi l’approfondimento su Cantieri PA

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