Il 2019 della PA Digitale

Stato dell’arte e nodi cruciali per il futuro: Il punto di Giovanni Manca per Agenda Digitale

Piano triennale per l’informatica nella PA, attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, SPID e domicilio digitale, Anagrafe nazionale della popolazione residente  e piattaforma PagoPA: quale lo stato dell’arte che “ereditiamo” in conclusione del 2018, e quali i temi chiave e nodi cruciali da affrontare nel 2019? All’argomento Giovanni Manca ha dedicato un articolo di bilancio e prospettiva su Agenda Digitale. “L’anno 2018 - scrive l’esperto in apertura - è stato caratterizzato come facilmente prevedibile da numerosi episodi di cambiamento connessi alle vicende politiche nazionali. Ma molto vedremo o dovremmo vedere attuarsi nel 2019, sul fronte del Cad, del piano triennale e di grandi temi della cittadinanza digitale”. Di seguito l'introduzione sul bilancio del 2018:

Un bilancio 2018

In contemporanea c’è stato un cambio di Governo, la scadenza del mandato del Direttore dell’AgID e quella del Commissario Straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale.

I tempi non brevissimi per la formazione del nuovo Governo e i tempi tecnici per la nomina del nuovo Direttore di AgID hanno fisiologicamente creato un periodo di attesa di alcuni mesi. Con la recente nomina del nuovo Commissario Straordinario si è concluso questo periodo di transizione e gli organismi preposti hanno ripreso le attività a pieno regime.

Lo scenario che i “nuovi” hanno trovato è sintetizzabile nei punti seguenti:

  • Piano Triennale per l’informatica nella PA 2017-2019;
  • testo definitivo del correttivo del Codice dell’amministrazione digitale (CAD) che entra in vigore il 27 gennaio;
  • tematiche di consolidamento e sviluppo del progetto SPID;
    tematiche sull’avanzamento dell’adesione dei Comuni all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente  (Anpr);
  • tematiche di sviluppo dei pagamenti elettronici facenti capo a pagoPA.

A margine, ma con grande impatto sul sistema del digitale nazionale il 25 maggio diviene pienamente applicabile il Regolamento europeo 679/2016 sulla protezione dei dati personali (GDPR) che impone alla pubblica amministrazione la nomina del Responsabile del Trattamento dei Dati (RTD – DPO utilizzando l’acronimo di lingua inglese). Il percorso del GDPR si completa a livello nazionale con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di adeguamento nazionale (con l’aggiornamento del Codice privacy) avvenuta il 4 settembre.

I temi cruciali della digitalizzazione nazionale…

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ultima modifica 2018-12-21T09:25:34+01:00
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