Dall’European Archives Group un “ABC del Regolamento dati”

Per il Mondo degli Archivi Giulia Barrera commenta le linee guida per l’applicazione del GDPR in ambito archivistico

Su Il Mondo degli archivi, un commento a firma di Giulia Barrera contestualizza e presenta i principali contenuti delle linee guida per l’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati in ambito archivistico, di recente rilascio. Di seguito l’introduzione dell’articolo:

Le nuove norme europee sulla protezione dati personali sono conciliabili con la conservazione archivistica? Oppure la severa normativa europea che intende proteggere i cittadini dalla crescente invadenza dei giganti del web avrà la conseguenza non voluta di svuotare gli archivi del futuro?

Secondo lo European Archives Group (d’ora innanzi EAG) il panico che ha circolato negli ambienti archivistici è ingiustificato: tensioni fra protezione dati personali e conservazione archivistica esistono, non si può negare, ma il Regolamento europeo offre anche strumenti per superarle e le Linee guida sull’applicazione del Regolamento europeo protezione dati personali negli archivi elaborate dallo EAG lo dimostrano.

Lo European Archives Group – vale la pena di ricordarlo – è il gruppo di coordinamento delle direzioni generali archivi (o degli archivi nazionali, a seconda del tipo di organizzazione archivistica dei singoli stati) dei paesi della UE, creato dalla Commissione europea nel 2006.

Lo EAG ha seguito molto attentamente, sin dal 2012, il complesso iter di approvazione del Regolamento, facendo intensa attività di lobbying a favore degli archivi ed ottenendo risultati importanti. Nell’iniziale schema di Regolamento, non veniva prevista alcuna eccezione a favore degli archivi; nel testo approvato, buona parte di obblighi e divieti prevedono eccezioni a favore degli archivi.

Il Regolamento europeo è una norma di difficile lettura: consta di 99 articoli, preceduti da ben 173 “considerando”, che forniscono indicazioni su come debba essere interpretata la norma, scritti in un linguaggio che può risultare ostico. Per un profano, è facile perdersi.

Per questo lo EAG ha ritenuto opportuno redigere delle linee guida che fossero le più semplici e sintetiche possibili, al fine di fornire le informazioni minime indispensabili che tutti gli archivisti debbono conoscere. In altre parole, le Linee guida sono una sorta di “ABC del Regolamento europeo”esplicitamente indirizzate agli archivisti.

Questo vuol dire, però, che le Linee guida non sono esaustive...

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