ADAMANT, la via francese alla conservazione digitale

Da fine 2018 è attiva la piattaforma per l’archiviazione e l’accessibilità nel lungo periodo dei dati nativi digitali custoditi presso gli Archives Nationales

Alla fine del 2019 in Francia è stata presentata la nuova piattaforma ADAMANT, acronimo che sta per Administration Des Archives et de leurs Métadonnées aux Archives Nationales dans le Temps. Il sistema informatico è stato realizzato su iniziativa degli Archives Nationales per garantire la conservazione digitale e l’accessibilità nel lungo periodo dei documenti “nativi digitali” promossi in ambito istituzionale.

Lanciato nel 2015, il progetto ADAMANT si inserisce nell’ambito del più ampio programma VITAM (Valeurs Immatérielles Transférées aux Archives pour Mémoire), promosso su iniziativa dei MInisteri degli Esteri, della Difesa e della Cultura, con il quale si punta a creare un framework per la conservazione digitale nel lungo periodo, comune a tutte le istituzioni francesi, che poggi sui seguenti tre principi guida: la disponibilità di un software di archiviazione digitale gratuito, la realizzazione di una piattaforma di conservazione per ogni singolo Ministero, e policy per la massima diffusione e il riutilizzo dei dati digitali.

Nell’ambito di questo disegno, ADAMANT nasce come la piattaforma di conservazione digitale specificamente realizzata per il Ministero della Cultura. Il nuovo sistema garantirà la gestione e la conservazione di oltre 200 milioni di file digitali, per un totale di 52 Terabyte, attualmente custoditi presso gli Archives Nationales.

Due successive versioni della piattaforma, il cui rilascio è previsto rispettivamente per il 2019 e il 2020, permetteranno di affiancare ai task di gestione e conservazione dei dati digitali ulteriori funzionalità per la loro consultazione e il libero riutilizzo da parte del pubblico.

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ultima modifica 2019-02-21T11:45:23+01:00
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