A rischio scomparsa l'Archivio storico digitale de La Stampa

La versione digitale dell'archivio storico del quotidiano La Stampa, online dal 2010, potrebbe presto sparire dal web sia per un problema di obsolescenza tecnologica dovuta all'utilizzo di Flash, sia perché l'ente creatore dell'archivio è, nel frattempo, scomparso. Ne dà notizia un articolo su Medium a cura del giornalista Mario Tedeschini Lalli.

Con un post su Medium, il giornalista Mario Tedeschini Lalli ha spiegato che la versione digitale dell'archivio storico del quotidiano torinese La Stampa, online dal 2010, potrebbe presto sparire dal web.

Le ragioni sono dovute a problemi di obsolescenza tecnologica, dovuti al fatto che l'archivio è consultabile attraverso tecnologia Flash, ormai prossima al definitivo accantonamento e alla scomparsa, ormai 10 anni fa, dell'ente creatore dell'archivio.

Di seguito l'inizio dell'articolo di Mario Tedeschini Lalli, cui ha fatto seguito nei giorni successivi la pubblicazione di un appello per scongiurare la scomparsa dell'Archivio digitale:

"Tra poche settimane, 138 anni di storia italiana scompariranno dal web, a meno di qualche miracolo finanziario e amministrativo, e non si sa con precisione quando o come potranno ricomparire. L’archivio storico della Stampa rischia di rimanere vittima della rapida obsolescenza degli strumenti digitali e di una serie di complicate circostanze proprietarie e tecnologiche. Stiamo parlando di oltre 12 milioni di articoli e di 1.761.000 pagine pubblicati a partire dal 9 febbraio 1867, quando uscì a Torino il primo numero della Gazzetta Piemontese (diventata La Stampa nel 1894), fino al 2005.

E’ una fonte straordinaria di informazioni per storici, giornalisti e cittadini che possono gratuitamente sfogliarla e, ancor più utilmente, farne oggetto di ricerca. Digitalizzate tutte le pagine, ne è stato infatti estratto il testo, il che rende possibile andare in cerca del classico ago nel pagliaio tra miliardi di parole — fatte salve le approssimazioni, in alcuni casi inevitabili, dovute al programma impiegato per il riconoscimento dei caratteri.

Avere a disposizione i testi integrali di 138 anni di giornalismo, inoltre, ha reso possibile applicare ad essi un software per la classificazione semantica dei contenuti che — per esempio — associa tutti gli articoli che parlano di uno stesso argomento (ad es.: Cuneo, Garibaldi, il Consorzio agrario di una qualunque località agricola, ecc.), rendendo più navigabile e ricercabile l’oceano d’informazioni disponibili. L’articolo o la pagina che interessa può infine essere anche salvata e stampata in formato pdf.

Tutto questo sparirà al più tardi il 1 gennaio 2021, o meglio non sarà possibile vederlo perché per farlo occorre avere installato nel proprio browser un piccolo programma di visualizzazione che il 31 dicembre 2020 cesserà di essere utilizzabile, il plugin Flash player".

Leggi la notizia completa su Medium

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ultima modifica 2020-12-09T14:17:58+01:00
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