NewsParER nr.37 - 17 maggio 2012

Firme elettroniche avanzate, la killer application sarà quella biometrica?

È l'ipotesi che avanza Federico Berti Arnoaldi Veli con un post sul blog Firma-Facile. Le firme apposte col pennino sugli appositi pad elettronici, spiega, sono destinate a imporsi in maniera massiva e a favorire finalmente lo scenario della dematerializzazione, in virtù dell'elevata usabilità e dell’attenzione posta da diversi produttori all’affidabilità delle proprie soluzioni. Anche se, aggiungiamo noi, non è ancora del tutto chiaro come queste firme potranno essere conservate nel tempo

 

Conservazione digitale, un futuro senza passato?

Nel momento in cui tutti i prodotti culturali possono essere finalmente conservati e preservati grazie ai progressi dell’informatica, l’obsolescenza dei formati e dei software, ma ancora di più gli ostacoli alla fruizione dei contenuti imposti dai produttori, rischiano di lasciare in eredità una storia piena di buchi e vuoti di memoria. Del paradosso si occupa l’Economist con due articoli che sostengono l’importanza di definire regole e più libertà d’azione per le istituzioni volte alla conservazione, a cominciare dalle biblioteche e dagli archivi

 

Albo pretorio on line, una sentenza sulla decorrenza dei termini di impugnazione

La sentenza è la n° 2591 del 2012 ed è oggetto di un commento sul sito Gazzetta Amministrativa. “Quando il soggetto a cui è rivolto l'atto è determinato o determinabile – si legge nel testo – per la decorrenza dei termini di impugnazione non è sufficiente la pubblicazione sull'Albo pretorio on line"

 

Cassaforti elettroniche ed esecutori digitali: nell’era del caro estinto on line

Con una riflessione sul Corriere della Sera, Massimo Gaggi sottolinea come il problema della preservazione della memoria digitale riguardi anche le singole storie personali. Se gran parte delle nostre esistenze sono spese anche on line, e i saperi sono custoditi su supporti informatici costantemente soggetti al rischio di obsolescenza, si impone con crescente forza ed urgenza il problema di come gestire le eredità digitali

 

Diritto di cronaca e aggiornamenti, il digitale fa più male della carta?

Facendo riferimento ad una recente sentenza della Corte di Cassazione, Piero Laporta contesta sul Corriere delle Comunicazioni l’obbligo di aggiornamento delle notizie di cronaca disposto per tutti gli strumenti di informazione on line, blog compresi. Anche i libri e la stampa cartacea hanno valore di archivio, è la sua provocazione, eppure in quel caso non si richiede alcuna ristampa per rendere conto dell’evoluzione di fatti e vicende

 

Memorie ottiche, il futuro è in punta di diamante

Punto Informatico dà notizia di una scoperta scientifica che potrebbe portare all'uso dei diamanti per raffinare il composto già oggi utilizzato nella produzione delle memorie ottiche riscrivibili, quali cd e dvd, ed ottenere supporti per la conservazione digitale molto più capienti, veloci e longevi

 

Storage, il domani è ibrido

Lo sostiene Brian Truskowski, General Manager Ibm System Storage, sul Corriere delle Comunicazioni. Conserverà meglio chi riuscirà a usare in maniera strategica più supporti e tecnologie, è la sua tesi, così come chi riuscirà a sfruttare soluzioni in grado di garantire una maggiore classificazione dei dati

 

Fattura elettronica, potenziali risparmi per 3 miliardi di euro

Il dato, relativo alla pubblica amministrazione europea, è frutto di un report di Billentis che nell’intero territorio dell’Unione Europea stima fino a 40 miliardi di euro di riduzione della spesa in caso di totale eliminazione della carta nella gestione delle fatture

 

Dal silicio ai batteri, l’informatica si affaccia sul futuro

La Stampa dà notizia di una ricerca da parte di studiosi giapponesi e britannici, che hanno individuato un microbo in grado di ingerire il ferro e trasformarlo in piccoli magneti simili a quelli utilizzati negli hard disk dei computer. Secondo i ricercatori, questi processi sarebbero replicabili e potrebbero portare in futuro ad un nuovo modo di costruire i magneti

 

Dai castelli ai data center, negli archivi digitali gli arsenali della nuova era

Con una lunga riflessione sul blog Memoria Digitale, Simone Vettore traccia un parallelo sul carattere strategico assunto dagli archivi fin dal Medio Evo e arrivando al presente evidenzia l’assoluta necessità di considerare i data center come strutture pubbliche di fondamentale importanza per “il regolare svolgimento della vita digitale di cittadini, aziende ed enti pubblici”

 

Nuova Guinea, un archivio on line per salvare una lingua

L’iniziativa è stata promossa dalla University of Virginia, negli Stati Uniti, e permetterà all'etnia degli Arapesh di preservare la lingua parlata dai loro avi

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ultima modifica 2022-09-09T10:06:31+01:00
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