Van Gogh, El Greco e tanti altri: in pubblico dominio le opere del MET

Il Metropolitan Museum Of Art di New York ha reso liberamente disponibili, per tutti i tipi di usi, 350.000 riproduzioni fotografiche delle proprie opere. Le immagini saranno accessibili anche su Wikimedia Commons e Pinterest

Il Metropolitan Museum of Art di New York (MET) ha annunciato che d’ora in avanti circa 350.000 riproduzioni fotografiche di opere appartenenti alle proprie collezioni saranno liberamente accessibili on line, per qualsiasi tipo di utilizzo compresi quelli commerciali. Tutti i record del museo in pubblico dominio saranno rilasciati d’ora in avanti con una licenza creative Commons Zero (CC0). Tra le immagini figurano 200.000 foto ad altissima risoluzione che è possibile zoomare fin nei minimi dettagli.

La nuova policy in materia di Open Access è stata definita a seguito dell’avvio di una partnership con Creative Commons, Wikimedia, Artstor, the Digital Public Library of America (DPLA), Art Resource e Pinterest. Proprio in ciò consiste uno degli elementi di maggiore interesse dell’iniziativa: d’ora in avanti sarà possibile fruire delle riproduzioni digitali delle opere d’arte custodite al MET non solo sul suo sito istituzionale, ma anche su siti e piattaforme molto popolari quali Wikimedia Commons e Pinterest.

“Le nostre collezioni coprono 5.000 anni di cultura a livello mondiale - ha dichiarato il direttore del MET - la nostra missione fondamentale è di essere aperti e accessibili a chiunque voglia studiare o anche semplicemente trarre piacere dalla fruizione delle opere che custodiamo. Accrescere le opportunità di accesso alle nostre collezioni viene incontro agli interessi e ai bisogni dei pubblici del 21esimo secolo, offrendo loro nuove risorse per mettere a frutto la creatività, la conoscenza e le idee”.

“Si tratta di un grande accordo - ha aggiunto il CEO di Creative Commons - la decisione del MET va interpretata come un significativo esempio di leadership. Speriamo che possa influenzare anche altre istituzioni, spingendole a fare lo stesso. Tra i musei che hanno già scelto di condividere le proprie collezioni con modalità analoghe figurano il Cooper Hewitt, lo Smithsonian Design Museum di New York, la Copenhagen National Gallery, lo Statens Museum for Kunst e il Rijksmuseum di Amsterdam”.

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