Online il report europeo sulla digitalizzazione dei patrimoni culturali

La ricognizione fa il punto sull’attuazione della raccomandazione in materia di digitalizzazione, accessibilità in rete e conservazione digitale dei materiali culturali


È stato pubblicato on line lo European Commission report on Cultural Heritage: Digitisation, Online Accessibility and Digital Preservation (report della Commissione Europea sui patrimoni culturali: digitalizzazione, accessibilità online e conservazione digitale). La pubblicazione viene realizzata con cadenza biennale per fare il punto sui progressi nell’implementazione della Recommendation (2011/711/EU), tra i principali strumenti di impulso europeo per l’intrapresa di attività e progetti finalizzati alla conservazione e alla valorizzazione digitale dei patrimoni culturali.

Il report presenta lo stato dell’arte aggiornato allo scorso marzo e ha gli obiettivi complementari di offrire una panoramica sul modo in cui gli Stati membri si stanno impegnando per adempiere alle disposizioni della Recommendation; dare visibilità ad alcune best practices; e segnalare altri ambiti di intervento europeo potenzialmente interessanti per lo sviluppo di sinergie.

Tra i principali risultati emersi dalla ricognizione, si segnalano una crescente attenzione alla digitalizzazione dei patrimoni architettonici e monumentali, la tendenza sempre più diffusa da parte degli Stati membri a rilasciare i contenuti digitalizzati con licenze di pubblico dominio, e il loro impegno costante per la crescita non solo quantitativa, ma anche qualitativa, della biblioteca digitale Europeana.

Per quanto riguarda il primo aspetto, i curatori del report precisano che tuttora le maggiori attenzioni vengono dedicate alla digitalizzazione delle collezioni e degli altri patrimoni culturali custoditi da archivi, biblioteche, musei e altre istituzioni della conservazione. Ciononostante, si registra una crescente intraprendenza da parte degli Stati membri per la preservazione dei patrimoni culturali “immobili”, quali appunto monumenti, edifici di rilevanza storica e architettonica e siti archeologici. Più di un terzo degli Stati membri dichiara di avere intrapreso iniziative in tal senso, promuovendo in particolar modo progetti di digitalizzazione 3D; e secondo i promotori dell’indagine, è probabile che il recente rogo di Notre Dame costituisca un ulteriore fattore di monito e volano per la realizzazione di nuove iniziative in materia.

Sono invece più di due terzi gli Stati membri che stanno promuovendo iniziative per il rilascio dei contenuti in pubblico dominio dopo le attività di digitalizzazione. In questo specifico ambito continuano a permanere incertezze e lacune in termini di conoscenze - si legge nella presentazione del report - ma ciononostante si riscontrano trend molto positivi che vanno nella direzione della possibilità di permettere il libero riuso dei contenuti digitali.

Infine, per quanto riguarda la biblioteca digitale Europeana, grazie alla quale è già oggi possibile accedere ad un enorme patrimonio di contenuti digitalizzati provenienti da musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni culturali dell’intero continente, si registra una sempre maggiore attenzione al tema della qualità di dei contenuti. “ Sta emergendo un cambio di prospettiva dagli obiettivi quantitativi a quelli relativi alla qualità - scrivono i curatori del report - più di un terzo degli Stati membri incoraggia attivamente le proprie istituzioni culturali affinché forniscano ad Europeana contenuti e metadati di alta qualità.

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