How blockchain technology could change our lives

Un report dello European Parliamentary Research Service approfondisce le potenzialità che si accompagnano all’adozione delle soluzioni blockchain in otto diversi ambiti. Tra gli altri, quello dei servizi pubblici

Nello scorso febbraio, su iniziativa dello European Parliamentary Research Service (EPRS) è stato pubblicato il report “How blockchain technology could change our lives”. La pubblicazione individua otto ambiti applicativi nei quali si pensa che le soluzioni blockchain possano avere impatti di particolare rilevanza. Philip Boucher, uno dei tre autori che hanno contribuito alla sua scrittura, ha presentato i contenuti del report sul blog dell’EPRS:

Visto che le soluzioni blockchain sono in grado di garantire transazioni monetarie veloci, economiche e sicure, sarebbe possibile adottarle anche per scopi di natura non finanziaria, ad esempio per iniziative di voto elettronico o per provare l’esistenza di un documento in uno specifico momento.

Queste soluzioni sono particolarmente indicate nelle situazioni che richiedono informazioni certe per ricostruire i passaggi di proprietà di determinati oggetti o elementi. Ad esempio potrebbero essere utili per migliorare i processi di supply chain management, fornire certezze sulle origini lecite dei diamanti e sul fatto che i vestiti non siano prodotti in maniera illegale, o ancora che determinate bottiglie di champagne provengano effettivamente dalla regione dello Champagne. La tecnologia blockchain potrebbe definitivamente risolvere il problema della pirateria musicale e filmica, permettendo al contempo di comprare, vendere, ereditare e rivendere oggetti digitali quali libri, dischi e film. Ulteriori opportunità potrebbero essere sfruttate in tutti i settori dei servizi pubblici, dalla sanità ai pagamenti dei sussidi derivanti dalle politiche di welfare, fino ad arrivare all’ultima frontiera dello sviluppo delle soluzioni blockchain, i contratti auto-esecutivi, grazie ai quali le imprese potrebbero cominciare ad amministrarsi senza la necessità fare affidamento sull’intervento umano. Nel report si fa cenno a tutti questi tipi di scenari.

Grazie alle blockchain, il controllo di alcune interazioni quotidiane mediate dalle tecnologie si sposta dalle organizzazioni centrali e viene distribuito tra gli utenti. In virtù di ciò i sistemi diventano più trasparenti e, forse, più democratici. Tutto ciò detto, l’adozione delle blockchain molto probabilmente non sfocerà in una rivoluzione. In fin dei conti, le amministrazioni e i giganti industriali non stanno investendo significamente in ricerca e sviluppo in questo settore per rendersi obsolete, quanto piuttosto per migliorare il proprio operato. Ci sono questioni più ampie da considerare. Ad esempio, la trasparenza che discende dall’adozione delle soluzioni blockchain è molto utile per la gestione di alcuni registri pubblici, tra cui quelli catastali, ma quali gli effetti sui conti correnti bancari e altri dati sensibili? È possibile (magari anche a costo di sforzi notevoli) associare degli individui a determinate transazioni senza compromettere la loro privacy e il loro anonimato? Mentre alcuni servizi blockchain garantiscono l’anonimato al 100%, per diffondere determinate tipologie di dati sensibili si dovrebbe semplicemente escludere a priori l'utilizzo di queste tecnologie. Anche se non sono la soluzione ideale per tutti i problemi, e difficilmente rivoluzioneranno il nostro vissuto, le blockchain potrebbero avere degli impatti molto significativi in svariati ambiti. Per questo è necessario prepararsi alle sfide e alle opportunità che si accompagnano alla loro diffusione.

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