Corte di Cassazione: i messaggi whatsApp hanno natura di documenti

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha ribadito il principio di diritto secondo cui messaggi whatsApp così come gli sms conservati nella memoria di un apparecchio cellulare hanno natura di documenti.

Ai sensi dell'art. 234 cod. proc.pen., la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha ribadito il principio di diritto secondo cui  messaggi whatsApp, così come gli sms conservati nella memoria di un apparecchio cellulare hanno natura di documenti.

La relativa attività acquisitiva non soggiace alle regole stabilite per la corrispondenza, né tantomeno alla disciplina delle intercettazioni telefoniche, con l'ulteriore conseguenza che questi testi devono ritenersi legittimamente acquisiti ed utilizzabili ai fini della decisione ove ottenuti mediante riproduzione fotografica a cura degli inquirenti.

Corte di Cassazione Penale, Sez. VI, sentenza n.1822/2020

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ultima modifica 2020-02-12T18:21:04+02:00
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