Carte da legare, la storia degli ospedali psichiatrici italiani rivive on line

Su iniziativa della Direzione generale degli archivi, un nuovo sito raccoglie le cartelle cliniche di 13 ex ospedali psichiatrici e altri documenti, tra cui foto, video e testimonianze dedicati alle tematiche della psichiatria e della cura della salute mentale

È on line il sito “Carte da legare. Archivi della psichiatria in Italia”,  realizzato nell’ambito di un progetto della Direzione generale archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per preservare e valorizzare il patrimonio archivistico degli ex ospedali psichiatrici italiani.

Accedendo al sito è possibile consultare le descrizioni di questo tipo di archivi, le statistiche elaborate a partire dalle cartelle cliniche contenute in essi, e numerosi documenti, tra i quali testimonianze, immagini, video e collegamenti ad altre risorse on line. Il sito offre in visione anche la schedatura delle cartelle di 13 ex ospedali psichiatrici, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali.

Di seguito la presentazione del sito, direttamente dalla sua home page:

Gli ospedali psichiatrici hanno ospitato e prodotto sofferenza. Essa si è depositata nella memoria degli uomini e delle donne che ci sono passati attraverso ma anche in quella materiale: strutture architettoniche, archivi, biblioteche, collezioni, strumentari, suppellettili sanitarie. Tutto parla della particolare comunità di persone che ha popolato le "cittadelle della follia", i ricoverati reclusi, innanzitutto, i medici e gli infermieri.

Carte da legare è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Ancora negli anni Novanta del secolo scorso, tranne in poche situazioni virtuose, questo patrimonio era sostanzialmente trascurato e in molti luoghi correva un serio rischio di dispersione, quando non di distruzione. L'attenzione delle Soprintendenze archivistiche e le iniziative di alcune realtà che avevano accompagnato la dismissione delle strutture con la messa in sicurezza degli archivi hanno trovato nel progetto un luogo istituzionale di sintesi e di risorse economiche.

Siamo partiti nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli, che hanno svolto il ruolo di archivi-pilota anche per la sperimentazione di un software dedicato alla schedatura delle cartelle cliniche, espressamente elaborato su iniziativa dell'Amministrazione archivistica. In quegli anni andava volgendo al termine la complessa vicenda della definitiva chiusura delle strutture manicomiali voluta dalla legge 180 del 1978. In alcuni casi il lavoro sulla documentazione iniziò prima che gli ultimi ricoverati lasciassero gli ospedali.
Sono stati finora promossi e finanziati numerosi interventi, relativi sia al recupero e all'ordinamento dell'archivio amministrativo e sanitario, sia alla schedatura analitica delle cartelle cliniche. Di essi si dà conto in dettaglio alla pagina Progetto. Essi sono stati realizzati grazie all'impegno delle Soprintendenze archivistiche e di numerosi archivisti libero professionisti, singoli o associati. Alle Soprintendenze si deve anche la rilevazione e il costante aggiornamento dei dati necessari per l'elaborazione del censimento generale degli archivi degli ex ospedali psichiatrici italiani.

Grazie all'interessamento del Centro studi e ricerche della ex ASL Roma E, la Regione Lazio ha contribuito al progetto finanziando la prima realizzazione di questo sito.

Il portale mette a disposizione della comunità i risultati di questo lavoro, tuttora in corso. Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.

Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-sanitari ricavati dalle cartelle cliniche. La consultazione dei dati specifici delle singole cartelle cliniche avviene, invece, dietro autorizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).

www.cartedalegare.san.beniculturali.it

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