80.000 foto su mappa per raccontare la vecchia New York

Sul sito The OldNYC è possibile vedere come sono cambiati i quartieri e gli edifici della città americana, consultando decine di migliaia di scatti appartenenti alla New York Public Library e risalenti a 100 anni di storia che corrono dal 1870 al 1970

80.000 immagini “vintage” digitalizzate e messe su mappa, per raccontare la New York del passato e permettere a chiunque di vedere le trasformazioni dei quartieri della Grande Mela. L’operazione è stata realizzata dalla New York Public Library e si è concretizzata nel sito The OldNYC, lanciato a fine maggio e fin da subito, come prevedibile, oggetto di notevole interesse da parte dei media.

Come si apprende dal Guardian, le foto pubblicate sulla mappa appartengono alla Milstein Collection: decine di migliaia di scatti in bianco e nero o nei toni seppiati che vanno dal 1870 al 1970 e raccontano della frenetica evoluzione della metropoli per eccellenza, negli Stati Uniti e resto del mondo. Diversi i fotografi che hanno contribuito alla creazione di questo notevole patrimonio, ma su tutti spicca il nome di Percy Loomis Sperr, tra i fotografi di strada più prolifici a cavallo tra la fine degli anni ’20 e i primi anni ’40 del secolo scorso.

Sempre sul Guardian si legge che il sito è stato realizzato con la collaborazione dell’ingegnere del software Dan Vanderkam, già distintosi in passato per avere contribuito a creare uno strumento analogo a San Francisco, anche in questo caso in sinergia con la biblioteca pubblica della città. Come spesso capita, tutto è cominciato per caso: Dan Vanderkam era in cerca di una vecchia foto dell’edificio in cui viveva. Dopo essere faticosamente entrato in possesso di uno scatto risalente ad 80 anni prima, aveva deciso di rendere più facile il compito per chi volesse compiere ricerche analoghe in futuro, geolocalizzando e pubblicando su mappa le fotografie custodite nell’archivio della San Francisco Public Library. “Penso che possa aiutare le persone ad entrare in una relazione più profonda con i luoghi in cui vivono e lavorano –  ha dichiarato l’ingegnere – può servire per capire meglio e apprezzare quello che c’era in passato, come si presentavano gli edifici e cosa è cambiato nel tempo”.

Parlando della mappa appena realizzata, Vanderkam ha detto che uno dei suoi scatti preferiti ritrae alcuni ragazzi intenti alla costruzione delle fondamenta di un edificio art déco sulla Ottava Avenue. Un tempo sede della Port Authority, oggi il palazzo ospita un campus di un colosso locale della ricerca. “Mi piacerebbe viaggiare nel tempo per raccontare a quei ragazzi intenti a lavorare con la scavatrici a vapore cosa c’è ora negli uffici che stavano costruendo. Penso che a saperlo andrebbero fuori di testa”.

Per completare e arricchire il racconto sulla trasformazione urbana, lo stesso creatore del sito ha fatto un appello ai navigatori. Cliccando sugli scatti è possibile sia risalire alle loro copie digitalizzate con una risoluzione migliore, sul sito della NY Public Library, sia condividerli e commentarli on line, magari spiegando cosa è cambiato e cosa invece è rimasto identico rispetto agli anni cui risalgono le foto.

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