Online l’archivio Michelangelo Antonioni

L’IBC Emilia-Romagna tra i soggetti coinvolti nel lavoro di studio, catalogazione e digitalizzazione che ha portato alla pubblicazione del sito

È online il nuovo sito www.archivioantonioni.it, contenente tutti i materiali digitalizzati del Fondo Michelangelo Antonioni, acquisito nel 1998 dal Comune di Ferrara e conservato presso le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea della città. La pubblicazione online dello strumento è avvenuta al termine di un lavoro di studio, catalogazione e digitalizzazione che ha coinvolto le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, la Fondazione Ferrara Arte, l'IBC Emilia-Romagna, l'Università degli Studi di Ferrara e l'Università eCampus.

Il fondo Antonioni si compone di circa 47.000 documenti, tra cui fotografie per un totale di 27.000 scatti, opere pittoriche e figurative, appunti, articoli, raccolte di libri e musica, e tutto ciò che riguarda da vicino la ricchissima e prestigiosissima carriera cinematografica del regista: dalle sceneggiature originali agli appunti di lavoro, passando per le fotografie di scena a numerosi oggetti, che oltre a raccontare del suo vissuto professionale testimoniano anche delle sue passioni private. A completare la raccolta, la fittissima corrispondenza scambiata da Antonioni con alcuni dei maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso, tra cui Roland Barthes, Luchino Visconti, Federico Fellini, Andrej Tarkovskij e Giorgio Morandi.

La pubblicazione del sito è avvenuta a valle di un lavoro di inventariazione archivistica e catalogazione del fondo, notificato con dichiarazione di interesse culturale dalla Soprintendenza Archivistica per l'Emilia-Romagna, cominciato nel 2015. Al termine di questo primo intervento, pubblicato nel 2017 sulla piattaforma regionale IBC Archivi, si è deciso di proseguire il progetto di valorizzazione dell’opera di Antonioni con la progettazione del sito web, realizzato anche grazie a un contributo della Regione Emilia-Romagna nell'ambito della legge regionale 18/2000. 

Fondi grazie ai quali - scrivono i promotori del progetto - è stato possibile immaginare e realizzare il sito come “uno strumento che si propone di restituire la molteplicità e la ricchezza dei materiali e di renderli fruibili, come in una sorta di museo virtuale: un portale capace di parlare di Antonioni, della sua carriera e del complesso insieme di relazioni che testimoniano l'influenza del regista sul cinema e sul contesto culturale dei nostri giorni”.

Concepito come un work in progress, il sito sarà arricchito nel tempo con nuovi materiali donati di recente da Enrica Fico, moglie di Antonioni. Non solo: i promotori del progetto annunciano che la sua realizzazione rappresenta una tappa di avvicinamento al futuro museo stabile che la città di Ferrara dedicherà al maestro.

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